Guardiani Armando - Cellino Attanasio, Provincia di Teramo

Indirizzo: Via Giardino, 12, 64036 Cellino Attanasio TE, Italia.
Telefono: 0861668193.

Specialità: Fornaio.
Altri dati di interesse: Asporto.
Opinioni: Questa azienda ha 1 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 5/5.

📌 Posizione di Guardiani Armando

Guardiani Armando, con sede en Indirizzo: Via Giardino, 12, 64036 Cellino Attanasio TE, Italia, è una azienda che offre specialità in qualità di Fornaio. Potete contattarli tramite telefono al numero 0861668193.

Questo forno è conosciuto per la qualità dei suoi prodotti e per l'asporto che offre ai suoi clienti. La loro media delle opinioni su Google My Business è di 5/5, basata su 1 recensioni.

Essendo un fornaio, Guardiani Armando produce una vasta gamma di prodotti da forno, tra cui pane, pizza, dolci e più ancora. La qualità dei loro prodotti è davvero apprezzabile, come testimoniano le recensioni positive ricevute.

L'azienda offre anche l'opzione di asporto, il che rende i loro deliziosi prodotti disponibili anche per coloro che preferiscono consumare i loro pasti all'interno di un ambiente casalingo.

La posizione di Guardiani Armando è ideale per chi si trova nella zona di Cellino Attanasio o nelle immediate vicinanze, in quanto offre sia la possibilità di consumare sul posto, sia l'opzione di asporto.

👍 Recensioni di Guardiani Armando

Guardiani Armando - Cellino Attanasio, Provincia di Teramo
Massimo D.
5/5

Progetto Pagliarola

Recupero e valorizzazione di un'antica razza autoctona in via d'estinzione

Fino agli anni Cinquanta, la razza ovina più diffusa sul Gran Sasso era la Gentile di Puglia, ma d'inverno, sui pascoli ad alta quota, restavano esclusivasmente le "Pagliarole" che non seguivano i pastori transumanti verso la pianura e venivano mantenute nelle stalle nutrite di paglia, garantendo latte, carne e lana alla popolazione stanziale per tutto l'anno: la loro pur modesta produttività era comunque compensata dai bassi costi di allevamento.
La pecora Pagliarola è una pecora molto rustica e frugale, che si accontenta del poco cibo reperibile sui pascoli innevati ma, soprattutto, di paglia; ha una produzione di carne nella media e piuttosto scarsa di latte.
Scopo del progetto,  partito a fine 2009, è di preservare la biodiversità zootecnica dell'area protetta dando il via ad un incremento naturale di pecore di razza Pagliarola attraverso il coinvolgimento di allevatori interessati. Nel contempo, si vuole dimostrare la possibilità di ritorni economici anche da razze meno produttive ma storicamente legate al territorio.
I principi di base del progetto, oltre all'aspetto legato alla sopravvivenza della razza e alla difesa della biodiversità, tendono indirettamente a far emergere:

Il concetto di multifunzionalità del mondo rurale, ossia il suo ruolo polivalente al di là della semplice produzione di derrate, che implica il riconoscimento e l'incentivazione della gamma di prodotti e servizi offerti dagli operatori.

L'impostazione plurisettoriale e integrata dell'economia rurale al fine di diversificare le attività, creare nuove fonti di reddito e occupazione e proteggere il patrimonio rurale.

La vivivibilità delle aree rurali a contrasto del preoccupante fenomeno di spopolamento.

Dai primi riscontri genetici, si può ragionevolmente supporre che si tratti effettivamente di una razza a sé. Altre prove ed analisi sono in fase di espletamento ma ci si augura di confermare questi dati. Questo rappresenterebbe un notevole successo nella lotta contro la perdita della biodiversità zootecnica oltre che il recupero di un elemento importante della memoria storica e delle tradizioni delle popolazioni locali.

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